Quindici anni fa, la legge 16 gennaio 2003 n. 3, meglio conosciuta come Legge Sirchia, poneva il divieto di fumo totale all’interno di spazi chiusi.
L’allora ministro ricevette lettere minatorie e persino proiettili, ma il percorso del decreto legislativo continuò e, da allora a oggi, non ha fatto che bene a tutta quella parte di popolazione che dal fumo non dipende.
Nel mese di Gennaio di quest’anno, l’ex ministro della salute è ritornato alla carica esprimendosi in merito alle sigarette elettroniche.
Le parole di Sirchia in merito alle sigarette elettroniche
Intervenuto come ospite in una nota trasmissione radiofonica, l’ex ministro si è espresso con parole abbastanza pesanti sul business del tabacco e, in particolare, sulle sigarette elettroniche, oltre a dare la sua opinione su tutto ciò che deriva dall’uso di tali strumenti.
Ecco nel dettaglio le sue parole in merito: “È un diversivo dell’industria che produce tabacco. Sappiamo bene che questa sigaretta elettronica induce i giovani a fumare. Una volta che l’assuefazione si è instaurata, si passa al tabacco, alla cannabis. Ora probabilmente avremo la cannabis sul mercato e comincerà la stessa cosa che è accaduta col tabacco, con la pubblicità, il fatto che riduce l’ansia, favorisce il sonno. Un sacco di chiacchiere che servono a fare profitto su un’altra sostanza che oggi non è ancora libera”.
Parole che non danno spazio a molte interpretazioni, facendo capire ancora una volta quanto Sirchia sia ben contrario al fumo e a ogni sua derivante.
Differenza tra sigarette ed e-cig
La differenza sostanziale tra sigarette classiche ed elettroniche sta nella combustione.
Nel primo caso, tabacco e cartina sono soggetti a una combustione che libera monossido di carbonio, oltre ad altre sostanze tossiche, capace di riversarsi nei polmoni, avendo effetti catastrofici sull’apparato respiratorio, e soprattutto nel sangue, con conseguenze che tutti possiamo immaginare; nel secondo caso, la sensazione di “soddisfazione” è data dalla gestualità e dagli aromi inseriti nei liquidi appositi, come quelli presenti su Svapostore.
Qui la combustione non avviene e gli esiti sono totalmente diversi.
Ma qual è quindi, secondo Sirchia, il problema?
Escalation di pessime abitudini
Secondo le parole dell’ex ministro, il tabacco andrebbe eliminato del tutto poiché fumare una sigaretta classica o svapare da una elettronica non fa differenza. Egli asserisce, infatti, che, una volta creata l’assuefazione, anche le sigarette elettroniche portano il soggetto verso il tabacco e addirittura verso la cannabis.
Anche le E-Cig quindi, sempre riportando il pensiero di Sirchia, possono portare i consumatori a brutte abitudini, non risolvendo affatto il problema per combattere il quale sono nate.
Ma è davvero così?
Si legga il seguente studio.
Studio italiano conferma i benefici dovuti alle e-cig
Il Dott. Prof. Fabio Beatrice, del Dipartimento di Otorinolaringoiatria, Chirurgia Maxillo Facciale e Responsabile del Centro Anti Fumo dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino ha portato avanti uno studio sugli effetti del fumo da sigaretta elettronica o da tabacco riscaldato.
I soggetti dello studio sono stati 40 uomini con già riscontrata difficoltà nello smettere di fumare. I 40 sono stati divisi in due gruppi e per sei mesi hanno fatto uso di Sigarette Elettroniche l’uno e di Tabacco Riscaldato l’altro. Lo scopo dello studio era di rilevare i livelli di monossido di carbonio presenti nel loro sangue dopo il periodo di tempo prestabilito, per dimostrare o confutare l’idea che le E-Cig siano più o meno sane rispetto alle sigarette classiche.
I risultati si sono attestati tutti a favore delle sigarette elettroniche: i livelli di monossido di carbonio rilevati nel sangue dei soggetti, infatti, passati i sei mesi di cui lo studio si avvaleva, sono stati rilevati quasi pari a zero. Lo stesso livello di CO presenti nel sangue dei Non Fumatori.
Il risultato è un successo in piena regola: i corpi dei 40 uomini, infatti, durante i sei mesi, sono stati in grado di depurarsi totalmente dal monossido di carbonio e, addirittura, da tutte le sostanze accumulate in precedenza, donando loro una salute rinnovata e, si spera, duratura.
I ricercatori italiani tuttavia, nonostante lo studio abbia prodotto risultati altamente positivi nei confronti delle E-Cig, si tengono ben lontani dall’affermare che svapare sia una pratica buona e indolore. Essi affermano, infatti, che: è vero, fare uso di sigarette elettroniche è molto meno dannoso e può aiutare pro-attivamente alla diminuzione dell’uso di sigarette classiche, ma il consiglio spassionato è quello di continuare a provare ad abbandonare il vizio del fumo.