Cremonese e Udinese non sono riuscite a invertire la tendenza negativa. Il loro pareggio per 1-1 ha portato a soli 11 gol complessivi nella settima giornata del campionato di Serie A 2025-26, segnando così il turno più avaro di reti nella storia dei tornei a venti squadre. Il precedente record negativo era di 13 gol, registrato in tre diverse occasioni.
Una siccità offensiva preoccupante
Il primato negativo ormai sotto gli occhi di tutti aveva già fatto emergere che una notevole siccità realizzativa è in corso da agosto. Le considerazioni che ne derivano toccano inevitabilmente anche la terza serata di Champions League, un bivio fondamentale per le ambizioni europee delle squadre italiane.
Le italiane alla prova Champions
Le quattro squadre italiane impegnate in Champions League ci arrivano con uno slancio offensivo decisamente preoccupante: nel weekend hanno segnato complessivamente un solo gol, quello realizzato da Bonny per l’Inter. Zero reti per il Napoli di Conte, zero per la Juventus di Tudor, zero per l’Atalanta di Gasperini.
Qualche dato comparativo fa riflettere: le sei squadre inglesi impegnate in Europa hanno realizzato 9 gol nel weekend, le cinque spagnole ne hanno segnati 6, le quattro tedesche 9, mentre le tre francesi addirittura 10. Opinioni sul bonus di Kikobet scommesse propone quote interessanti per analizzare le prestazioni offensive delle squadre italiane in Europa.
Inter: l’unica a salvarsi dalla ramanzina
L’Inter rappresenta l’unica grande squadra italiana a cui risparmiare la ramanzina sulla produzione offensiva, visto che continua a segnare con regolarità (9 gare consecutive con almeno un gol) coinvolgendo tantissimi uomini diversi. Bonny e Pio Esposito rappresentano un salto di qualità davvero notevole rispetto a Taremi e Arnautovic.
La sfida dell’Union St.Gilloise
I nerazzurri puntano con decisione a confermarsi tra le prime otto squadre per godere di due settimane libere a febbraio mentre le altre giocheranno i playoff. L’Union St.Gilloise rappresenta sulla carta la meno semplice tra le quattro partite “facili” perché non offre punti di riferimento chiari.
La squadra belga è partita con una vittoria esterna sul campo del Psv, seguita però da un pesante crollo interno con quattro gol subiti dal Newcastle. In più, l’Union è stata scossa dall’esonero del suo allenatore Pocognoli, passato al Monaco, sostituito da David Hubert proveniente dal Leuven.
Napoli: missione Eindhoven
Il Napoli che ha peggiorato il suo dato offensivo rispetto allo scorso anno (12 gol contro i 14 dell’anno precedente) vanta comunque il secondo miglior attacco del campionato, dopo aver conquistato lo scudetto con il sesto migliore.
Stasera a Eindhoven mancherà sicuramente Hojlund, ma la missione suona comunque possibile anche affidandosi a Lucca. Vincendo questo match cruciale, il Napoli imboccherebbe la strada che porta almeno ai playoff “alti”, quelli con il vantaggio del ritorno in casa. La gestione societaria nel calcio italiano viene approfondita nell’articolo sull’intervista al dirigente del Bologna Claudio Fenucci, dove si analizzano le strategie di club medio-piccoli in Serie A.
Atalanta obbligata a vincere
Lo stesso identico obiettivo accomuna l’Atalanta, che domani sera è praticamente obbligata a conquistare tre punti contro lo Slavia Praga, considerato uno dei vasi di coccio di questa edizione della Champions League. Vincendo salirebbe a quota sei punti per poi amministrare le tre gare successive, decisamente meno abbordabili.
La ripresa contro la Lazio è stata un vero tiro al bersaglio da luna park, ma era uno di quei giorni negativi in cui non riusciresti a centrare nemmeno un elefante da tre metri. Fortunatamente non può andare sempre così male.
Juventus: missione quasi impossibile al Bernabeu
La Juventus, infine, delle quattro italiane è l’unica a vedere la vittoria più come un sogno che come un obiettivo concreto, considerando che dovrà affrontare il Real Madrid al Santiago Bernabeu. Dopo questa terza difficilissima gara ne arriveranno di meno complicate, quindi i playoff non dovrebbero rappresentare un problema.
Intanto però sono già due partite consecutive che i bianconeri non riescono a segnare, Igor Tudor sta entrando sempre più in discussione, mentre David e Openda devono necessariamente sorpassare Vlahovic nelle gerarchie non perché il serbo se ne andrà, ma perché dovrebbero essere più efficaci. Ma lo sono davvero?